10 punti su come realizzare un catalogo prodotti efficace

Il catalogo prodotti è senza dubbio uno tra i più efficaci strumenti di marketing presenti sul mercato, ma presuppone l’analisi approfondita di alcuni elementi fondamentali.

La sua funzione non è solo quella di esporre in modo ordinato e fruibile i prodotti di un’azienda, ma anche di emozionare.

come realizzare un catalogo

Per creare un catalogo valido, quindi, non basta inserire dati e immagini, bisogna prestare la massima attenzione a tutti gli elementi che lo compongono, altrimenti verrà cestinato, oppure messo su una mensola e dimenticato.

 

Quando un agente mostra ad un potenziale cliente il catalogo prodotti, questo deve colpire per la bellezza dello stampato, ma deve anche essere strutturato in modo tale da poter essere compreso nel minor tempo possibile.

La realizzazione di un catalogo prodotti è quindi un processo lungo e complesso, nel quale nulla può essere lasciato al caso.


Vediamo come realizzare un catalogo prodotti efficace in 10 punti.

 

1. Pianificazione del target di riferimento

Spesso le aziende non hanno le idee molto chiare su chi vogliono raggiungere e scelgono un approccio di massa, finendo per pagarne le conseguenze.

Una pianificazione più precisa del target, del messaggio da veicolare e degli obiettivi del progetto, ha un immediato riflesso sui costi e sui risultati.


La comunicazione deve essere costruita intorno ai destinatari e anche lo stile del catalogo, sia grafico che di testo, deve essere in linea con i gusti del target di riferimento.

 

Ad esempio, per clienti esigenti, che amano soluzioni originali, si può usare un tono esuberante, mentre se i propri clienti hanno un gusto classico, è meglio adottare uno stile equilibrato e rassicurante.

Per questo, una volta definiti gli obiettivi, la prima cosa da fare è delineare le caratteristiche del target al quale il catalogo prodotti è indirizzato, così da realizzare un documento che sia il più possibile aderente ai gusti e alle propensioni degli utenti che appartengono a quello specifico segmento.

2. Decisione della struttura

Per essere efficace, un catalogo prodotti deve essere ben strutturato e mostrare ciò che l’azienda produce nel modo più semplice e ordinato possibile.

 

  • Ciascun ambito commerciale ha un proprio formato preferito, dal classico A4 alle soluzioni quadrate, molto utilizzate dalle aziende di gioielli e orologi. Chi deve pensare a realizzare un catalogo può decidere se adottare un formato standard, oppure se sperimentarne uno insolito per emergere.
  • Un altro elemento a cui pensare con cura è la copertina fronte e retro perché deve catturare l’attenzione del potenziale cliente al punto da spingerlo alla consultazione.
  • La fruibilità del catalogo dipende dall’indice dei prodotti, che deve fornire a coloro che lo consultano chiavi di lettura coerenti con il processo di ricerca, e dalla rubricatura che ha la finalità di aiutare il lettore nel trovare la sezione che gli interessa.
  • Prima delle pagine dei prodotti bisogna dedicare uno spazio all’introduzione del catalogo, dove presentare la collezione e anche l’azienda, parlando, tra le altre cose, della storia e della mission aziendale, delle innovazioni nei processi produttivi, dei premi, del numero di prodotti venduti e così via.
  • Nelle pagine prodotto è necessario inserire informazioni complete, con dettagli tecnici, funzionalità e caratteristiche principali, in modo che chi legge possa farsi un’idea precisa di ciascun articolo.
  • L’utilizzo dei separatori di categoria aiuterà il lettore a passare da una collezione all’altra.
  • Nelle pagine conclusive, come in quelle introduttive, è possibile inserire contenuti che facciano conoscere l’azienda, come i contatti aziendali e le certificazioni, oppure le note legali.

3. Layout grafico bozza

In questa fase può essere utile preparare un layout grafico provvisorio, che può essere corretto e rivisto alla luce di pareri che dovessero emergere e delle necessità di mercato.

Non serve che l’impaginato preliminare di massima riguardi tutto il catalogo, basta anche solo dare l’idea grafica della struttura della pagina prodotti.

4. Fotografie prodotti

Può sembrare una considerazione superflua, ma è fondamentale curare al massimo la qualità delle immagini che andranno a comporre il catalogo.

Che esso sia destinato alla vendita di capi d’abbigliamento, di mobili o di articoli di ferramenta, le fotografie devono essere:

  • nitide,
  • scattate con la luce giusta,
  • con bei colori,
  • ritoccate,
  • in sostanza devono essere impeccabili sotto ogni aspetto.


Nelle immagini si concentra gran parte del messaggio trasmesso al lettore.

Se si utilizzano immagini con bassa definizione o che rappresentano oggetti posizionati per terra fotografati alla meno peggio, si comunica una sensazione di bassa qualità non solo del prodotto, ma anche dell’azienda.

Pertanto è necessario curare ogni dettaglio, dalla messa a punto dello stile fotografico, al mood delle foto, fino alla presenza di supporti di scena che puntino a evidenziare i benefici e le caratteristiche dei prodotti.

Nei cataloghi si possono impiegare scatti di diverso tipo.

Possono essere scevri da ambientazioni di sfondo e supporti, in modo da lasciare all’oggetto il maggior spazio possibile, oppure mostrare il prodotto mentre viene usato o in inquadrature effettuate all’aperto.


Va inoltre precisato che ogni settore necessita di uno stile diverso.

In un catalogo di moda, ad esempio, dove in genere c’è una foto per pagina, la qualità della foto deve essere altissima.

Se invece si ha a che fare con un catalogo di chiavi inglesi dove compaiono una dozzina di chiavi su ogni pagina, le foto rivestono un ruolo un po’ meno importante, ma devono sempre avere una certa qualità.

5. Descrizioni tecniche e testi catalogo prodotti

In un catalogo prodotti gli aspetti tecnici di solito vengono forniti dall’azienda perché lo studio grafico non può sapere quali siano i dati specifici di un prodotto.

 

Tuttavia questo lavoro va affidato al copywriter che ha il compito di rendere le descrizioni tecniche più comprensibili e accattivanti, in modo che siano semplici, ma esaustive.


La parte meno tecnica, invece, deve essere sempre affidata ad un buon copywriter che sappia cogliere l’attenzione del lettore e stimolare l’immaginazione con giochi di parole, termini accattivanti e frasi ad effetto.

6. Sistemazione di tutto il materiale

A questo punto tutto il materiale raccolto (foto, immagini, appunti, ecc.) viene spedito tramite email oppure caricato su dischi di memoria, molte volte anche vecchi, dove bisogna andare a ricercare alcune immagini del catalogo precedente.

Questo lavoro può richiedere giornate intere di risistemazione, ordine e controllo.

 

Occorre verificare se le foto vecchie sono in alta risoluzione, se il logo è in formato vettoriale, che non ci siano file rovinati.

È una parte del lavoro che non tutti conoscono, ma è fondamentale per avere tutto ordinato e procedere con chiarezza.

7. Impaginazione grafica catalogo prodotti

In questa fase del lavoro viene interpellato il grafico che si occupa del design e dell’impaginazione del catalogo prodotti, che propone in genere almeno un paio di bozze tra cui scegliere quella che meglio rappresenta l’immagine aziendale.


Il ruolo del grafico è molto importante perché deve tradurre in design visuale il messaggio che l’azienda vuole comunicare.

 

Contribuisce alla scelta della copertina e alla sua realizzazione, concepisce l’estetica della pagina, decide quale tipo di font usare e le tonalità cromatiche.

Inizia allora un dialogo tra grafico e azienda che a volte può sfociare in un tiro alla fune tra conservazione e sperimentalismo.

 

Il catalogo deve rispecchiare la corporate image e per questo motivo va creato secondo uno stile grafico preciso in linea con l’immagine che l’azienda vuole trasmettere.

 

Si può prendere ispirazione dalla concorrenza, ma solo se l’intento è quello di riadattare un determinato stile al proprio progetto.

Copiare di sana pianta non è solo eticamente scorretto, ma anche controproducente, perché ogni catalogo deve avere una sua identità grafica e va pertanto creato su misura.

8. Cromia prodotti e prove colori

Se vengono create foto nuove, bisogna prestare particolare attenzione alla coerenza dei colori, assicurandosi che rispecchino il più possibile il campione originale.

Le immagini devono mostrare i prodotti e le loro caratteristiche nel migliore dei modi, ma senza risultare ingannevoli.


Per avvicinarsi il più possibile al campione prodotto è necessario un lavoro certosino di:

  • scontorno,
  • ritocco fotografico,
  • ottimizzazione dei colori,
  • contrasti,
  • ritocco della pelle nelle foto con i modelli,
  • modifica dello sfondo
  • raddrizzare eventuali difetti.

 

9. Controllo finale e correzioni

Un altro step molto importante a cui dedicare grande attenzione è il controllo finale e le correzioni per ripulire il testo da eventuali errori di digitazione o refusi.

Si tratta di una fase dalla quale non si può prescindere, se si vuole ottenere un risultato di qualità.


Un catalogo prodotti è ricco di dati tecnici e testi e di solito si fanno più giri di bozze che coinvolgono più di una persona perché, una volta che il catalogo è stato mandato in stampa, non si torna più indietro.

 

Per evitare problematiche sulla bozza finale è meglio apporre il visto di chi ha dato la conferma, per capire, in caso di errore, le eventuali responsabilità.


Anche sui cataloghi dei brand famosi, nonostante tutti i controlli, ogni tanto sbucano piccoli errori qui e là.

Nemmeno lo studio più rinomato può mettersi al riparo da possibili errori, ma con il tempo si possono capire eventuali miglioramenti e segnalarli nella successiva, eventuale ristampa.

 

10. Stampa e confezione

La stampa e la confezione chiudono il cerchio dell’intero processo di realizzazione del catalogo.

Ora la palla passa al tipografo, cui spetta il compito di stampare e rilegare il catalogo prodotti in base ai parametri decisi in precedenza.

Fattori quali il numero di copie da stampare e le esigenze di business indirizzeranno la scelta verso la tipologia di stampa che meglio si adatta al proprio progetto.

Le principali alternative sono la stampa offset e la stampa digitale.

 

Per scegliere è consigliabile dare sempre priorità alla tiratura e, in secondo luogo, valutare i tempi di consegna, i colori e i formati.


Qualunque sia la scelta è importante puntare sulla qualità perché l’obiettivo non è solo vendere, ma anche comunicare l’azienda attraverso la qualità del catalogo.

Ciò significa, ad esempio, optare per un tipo di carta che dia risalto al design e ai colori.

La scelta qui è tra carta lucida e opaca, ma ci sono anche delle carte speciali e delle finiture particolari come l’oro in lamina a caldo o in rilievo usate, per esempio, nei cataloghi di vini pregiati.

 

Un altro passaggio decisivo nella realizzazione di un catalogo prodotti è la scelta della rilegatura, che dipende soprattutto dal numero di pagine.

Tra le rilegature più diffuse per la stampa di cataloghi spiccano il punto metallico, la spirale metallica, la brossura fresata o a filo refe.

 

 


Il catalogo prodotti ha il compito di veicolare i valori aziendali attraverso colori, testi e immagini coerenti con la brand identity.

Per trasmettere il messaggio nel modo migliore servono esperienza e professionalità, ecco perché è indispensabile affidarsi ad un’agenzia grafica che indichi la giusta strada da prendere per esprimere al meglio ciò che la propria azienda rappresenta.